Sono nato il 5 agosto dell'anno 1980 in una piccola città di provincia:Terni, era una giornata caldissima, me lo racconta spesso quella povera disgraziata di mia madre!…. La mia infanzia fu abbastanza felice, passata a giocare al dottore con le mie compagne d'asilo, i cartoni animati della Walt Disney, Holly e Benji, ma furono soprattutto i cavalieri dello zodiaco che rivoluzionarono la mia esistenza… Mia madre diceva che passavo troppo tempo davanti alla tv; ma non si accorgeva, che in quel modo, avrei tirato fuori dal cilindro, un giorno, una delle mie vere passioni: IL DOPPIAGGIO. Mi divertivo ad imitare l'orso Balloo o il serpente di Robin Hood e la cosa mi piaceva un sacco. Fino a quando, alla mia povera sventurata madre , venne l'idea di farmi suonare il piano. Avevo nove anni. L'impatto non fu molto felice. Avevo trovato un insegnante, come dire, vecchio stampo che non ti faceva suonare se non mettevi la mano come la voleva lei… insomma, una tragedia!!! Da lì, compresì che non potevo continuare e decisi di smettere. Svaniti i sogni di gloria d'una madre, mi presi un periodo di tregua. Dopo un po' di tempo, vi sto parlando del 94 anno in cui l'Italia perse i mondiali ai calci di rigore, probabilmente, mi prese la musica jazz e cominciai a prendere lezioni di sax. Il jazz mi trasformava, mi sensibilizzavo, e forse, mi faceva crescere un bel po'. Per un Ragazzo di quell'età era troppo. Era come crescere tutt'insieme, senza avere una metamorfosi lenta, graduale. Dopo tre anni di sax e un discreto apprendimento decisi di passare alla chitarra. Ormai la musica, quella vera, era entrata a far parte di me; e così tra una schitarrata e l'altra, cominciai a comporre dei pezzi miei. Vittorio Gabassi, conosciuto chitarrista e compositore ternano è stato il mio maestro per due anni, giusto il tempo per quello che mi serviva, per capire con chiarezza quale fosse la mia strada e cosa volevo fare della mia esistenza. Nonostante ciò, la mia curiosità si spinse al di là dei confini, come quella d'Ulisse, e ,affascinato dall'armonia , ricominciai a suonare il padre degli strumenti musicali: Il pianoforte. Ops! Mi sono dimenticato di dire che a quel tempo avevo diciannove anni! Periodo importante, perché dopo la scuola superiore, mi stabilizzai a Bologna. Il periodo universitario fu emozionante perché mi confrontai con una realtà diversa, una realtà cosmopolita, di gente più vicina ai miei gusti. Ammetto che mi sentii a mio agio. Li conobbi Roberto Lo Crasto, un ragazzo di Genova, che era iscritto al Dams: Discipline arte musica e spettacolo. Con Roby condividevamo le stesse passioni: Il cinema, il teatro, la musica. Fu soprattutto quest'ultima che ci avvicinò…Iniziai a fare dei concorsi importanti canori tra il 99 e il 2003: Myricanto dove giunsi in finale, Festival di Napoli, amara pillola!!, come direbbe Molière, perché? Perché guardandomi intorno vedevo una realtà che non si avvicinava a quella che mi immaginavo io. Da bravo ragazzo di provincia credevo che bastava andare là, dimostrare quello che sapevi fare… tanti saluti e ciao! e invece non era affatto così. C'erano degli altri interessi, più grandi di me. All'accademia di Sanremo del 2001 conobbi Tiziano Ferro, un ragazzo che se lo vedo ora non lo riconoscerei più. Bè arrivai alle semifinali tra i 64. Successivamente lo scandalo: il direttore dell'accademia Carlo Golzi e un tale Esposito dovettero confessare che era tutto truccato. Si partiva da 10 mila euro in su fino 250 mila euro per quelli che volevano arrivare in finale. Una tragedia. In quell'istante non feci più concorsi. L'ultimo nel 2003, in voci nuove per il successo dove vinsi con “Io e mia sorella”,il mio primo pezzo tra l'altro, il premio come personaggio più interessante. La strada del musicista è difficile come quella dell'attore o del doppiatore o di tutti i mestieri del mondo, se uno intende farli bene! Finita l'università nel 2004, spinto anche da altre persone, decido di provare a fare un corso di doppiaggio. Uno dei miei primi amori, magari, dico, conoscerò delle persone migliori. Sempre in quell'anno, entro nell'accademia Mumos, diretta Da Marzia Ubaldi, Emanuela Moschin, Mico Cundari, Gastone Moschin. Persone di grande professionalità, e di grande umanità soprattutto Gastone, che, oltre ad essere un grande maestro per me, è anche un “amico”. Nel Cinema ho fatto dei piccoli ruoli “Poveri ma belli”film di Costanzo, (mi vergogno perfino a menzionarlo),”vita d'artista”documentario della fabbri editori, “Uno su due film” con Fabio Volo. Ho lavorato a teatro sia come musicista e in anche come attore. I progetti si susseguono. Con il mio amico Roberto, insieme alla sua etichetta, abbiamo iniziato a scrivere il nostro disco, a breve uscirà. Non so qual è la mia strada, “my way” come diceva Frank Sinatra, ma finchè c'è la voglia, l'entusiasmo, e la passione io continuerò ad esserci, ad infiammare le anime di coloro che hanno avuto il piacere o la sfortuna , perché no, d'incontrarmi….
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